domenica 8 febbraio 2015

Elevator Pitch: hai 3 minuti per dirmi chi sei

Di solito succede così: è una giornata qualunque, si è impegnati in qualche attività e all'improvviso il cellulare squilla e vediamo un numero sconosciuto. Oddio, è una chiamata per fissare un colloquio!

Come prepararsi al meglio a questa opportunità?
Nei post precedenti ho già fornito qualche dritta su come vestirsi e su come presentarsi, ma è fondamentale ricordare che l'intervista di selezione è un'occasione imperdibile per mostrare chi siamo ed evidenziare le nostre qualità migliori.

Durante il primo colloquio, sia esso individuale o di gruppo, è facile sentirsi rivolgere una di queste domande:
  • Mi dica...chi è veramente Sara?
  • Mi dica qualcosa di sé in un paio di minuti.
  • (al colloquio di gruppo) Facciamo un giro di tavolo: avete tre minuti di tempo per presentarvi, parlare dei vostri studi e del motivo che vi porta qui oggi.
Come avrete capito il tempo è poco, pochissimo!
È arrivato quindi il momento di preparare il proprio elevator pitch: questo termine americano indica una modalità di presentazione di sé breve e concisa, ma molto esaustiva. Dobbiamo immaginare di essere un manager e di incontrare in ascensore un potenziale investitore, esponendo il nostro progetto in pochi secondi e cercando di essere convincenti prima che le porte dell'ascensore si aprano e il tempo sia finito.

Fortunatamente, ad un colloquio abbiamo un po' più di una manciata di secondi, ma il tempo è comunque poco e dobbiamo risultare il più possibile efficaci e interessanti.
Sia chiaro, non significa assolutamente mentire, ma mostrare chi siamo evidenziando in poco tempo le caratteristiche che potrebbero essere più utili all'azienda.


Il segreto, in questo caso, è quello di prepararsi anticipatamente.
Sì, sembrerà stupido ripetere un discorso su di sé ad alta voce... è ovvio conoscere l'argomento parlando di se stessi, no?
E invece no. È più che mai importante provare il discorso, magari davanti a uno specchio (o sotto la doccia, perché no) oppure registrandosi con il cellulare.
Ci si può sempre stupire di quanti ehmmmm, circa, assolutamente o chissà quali altre espressioni diciamo continuamente senza accorgercene, o di quanto possiamo essere ripetitivi o impacciati. Provare il discorso a casa è utile, dà coraggio e ci permette di "portare a casa" una domanda senza troppi problemi... mi raccomando, non ci si deve trasformare in una segreteria telefonica, sciorinando il cv senza pause ed esitazioni... non si è un nastro registrato, bisogna essere semplicemente se stessi!

Provare il discorso, inoltre, ci farà rendere conto di come è difficile stare nei tempi: non bisogna essere né troppo brevi nè troppo prolissi (se il selezionatore ci dà un tempo, non bisogna sforarlo perché lui controllerà se rispettate le tempistiche date e potrebbe anche interrompervi senza lasciarvi finire).

Il colloquio stesso resta comunque un'ottima palestra: difficilmente andrà tutto bene al primo colpo, ma sarà facile stupirsi di come, volta dopo volta, vada sempre meglio.

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